Siamo stati giusto stasera in questo posto nuovo, impressionati dalle foto della location. E, ad onor del vero, il posto per quanto un po’ ostico da raggiungere, è davvero incantevole. Purtroppo lo stesso non si può dire dell’accoglienza. Prenotato un tavolo per 8 persone (totale presenti in tutto il ristorante: 12). Inizialmente abbiamo chiesto del vino ma sin da subito ci è stato comunicato che non era disponibile in frigorifero (salvo 2 bottiglie).
In 5 ordiniamo come prima portata gli agnolotti con stracciatella e gambero rosso di Mazara all’acqua di pomodoro. Senza voler soffermarsi sulla povertà del piatto (ben 5 agnolotti!), le portate sono arrivate fredde con scarso ripieno e del gambero nessuna notizia tranne un accenno. Un piatto di spaghetti al ragù di coniglio: ineccepibile. Caponata, ridotta ma buona.
Insoddisfatti delle portate ed ancora affamati decidiamo di ordinare un secondo a testa. Polpo in salsa di miele: ottimo; carpaccio di dentice con riduzione di anguria: inesistente; scottona: nulla da eccepire; tartare di cinisara: veramente buona. Insomma, meglio ordinare i piatti di carne.
Arriviamo al dessert... ordinati tre gianduiotti o forse dovrei dire uno intero e due metà. Perché le porzioni erano evidentemente squilibrate. Altri hanno ordinato il bianco mangiare con marmellata di carruba e di gelsi. Arrivano invece con marmellata di pesche e cioccolata. Anche in questo caso le porzioni erano differenti: in alcuni piatti intere, in altri piatti a metà. Giustificazione: “la lampada, col calore, ha fatto sciogliere le porzioni” (vorrei usare questa lampada magica che riduce la materia!).
Chiamato lo chef a rendere chiarimenti, lo stesso ha ammesso che nel modo di sformarli li aveva erroneamente spiaccicati. In realtà sembravano all’apparenza porzioni divise a metà. E va bene.... concludiamo con 3 caffè. Totale conto: 377€. Nemmeno un euro di sconto, nè un caffè o un amaro offerto a seguito dei nostri appunti sui piatti. Solamente dopo che siamo usciti dal locale ci hanno proposto di offrirci un amaro, ma molti di noi erano andati già via e la delusione ormai era cocente.
Ad onore del giusto v’è da dire che i piatti erano molto saporiti (per quanto ridotti) e il cameriere che ci ha servito è stato estremamente gentile.
È chiaro che piacerebbe dare una seconda chance a questo suggestivo ristorante, ma, vista la distanza, meglio non rischiare!
Francesca.i
Federica.e
Andrea.a
mario.i
ALESSANDRO.I
salvatore.o
Giusi.i
Vincenzo.i
